giovedì 5 gennaio 2012

guida all'uso di modalità d'uso

Modalità d'uso è una piccola prova di utilizzo del collegamento ipertestuale come mezzo poetico, che si compone di sei terzine di versi-brani tratti da tre fonti diverse (per un totale di sei versi per fonte). In ogni terzina compare un verso dei sei tagliati da ogni rispettiva fonte, in modo che ogni terzina si configuri come una delle combinazioni possibili in cui possono essere distribuite le fonti nel testo. Se indichiamo con una lettera maiuscola le differenti terzine, con un numero la posizione del verso nella terzina e con una lettera minuscola la fonte da cui è tratto otteniamo il seguente schema statico della poesia:

potrebbe essere causa di incendio o lesioni ad altra proprietà (A.1.a)
solo se si smontano e considerano gli elementi che lo compongono (A.2.b)
il silenzio si è detto tutto anche fuori dalle righe (A.3.c)

né utilizzarlo in prossimità di luoghi umidi come bagni (B.1.a)
per un debito da un miliardo e mezzo di euro accumulato (B.2.c)
è la virtù sociale che deriva direttamente dall'educazione familiare (B.3.b)

aprirsi su serie che spezzano la forma facendone scoppiare (C.1.b)
potrebbe essere alterata da interferenze magnetiche (C.2.a)
che pensava sempre in grande davanti alla folla che gremiva (C.3.c)

negli ultimi sei mesi nei media è nata la voglia di squarciare (D.1.c)
potrebbe essere soggetta a svenimenti o convulsioni (D.2.a)
ogni ingranaggio corrisponde a una posizione di desiderio (D.3.b)

il desiderio fa tutt'uno con gli ingranaggi e i pezzi della macchina (E.1.b)
ha parlato di una persona di estrema complessità (E.2.c)
secondo il quale il corpo assorbe l'energia a radiofrequenza (E.3.a)

passa attraverso l'esame dell'amore d'oro d'oro le strutture (F.1.c)
poiché occorrono sia dei meccanismi che dei materiali (F.2.b)

se disassembli compresa la rimozione delle viti potresti causare danni (F.3.a)


A questo si aggiunge uno schema di collegamenti ipertestuali che legano differentemente le terzine: ogni verso richiama o la terzina successiva nella quale il verso proveniente dalla stessa fonte compare nella stessa posizione o alla prima terzina nella quale il verso proveniente dalla stessa fonte si trova nella posizione successiva, mentre l'ultimo rimanda alla prima della serie secondo gli schemi:

A.1.a / C.1.b / D.1.c
B.1.a / E.1.b / F.1.c
C.2.a / A.2.b / B.2.c
D.2.a / F.2.b / E.2.c
E.3.a / B.3.b / A.3.c
F.3.a / D.3.b / C.3.c

quindi
:
A.1.a → B
A.2.b → F
A.3.c → C
B.1.a → C
B.2.c → E
B.3.b → D
C.1.b → E
C.2.a → D
C.3.c → D
D.1.c → F
D.2.a → E
D.3.b → C
E.1.b → A
E.2.c → A
E.3.a → F
F.1.c → B
F.2.b → B
F.3.a → A

Tutto ciò vuole creare una tensione tra apertura (la dinamica dei collegamenti, la loro molteplicità e lo scontro tra le diverse fonti) e chiusura (i materiali scelti e lo schema statico in cui vengono fissati) del testo inserendo delle ciclicità e profondità spaziali che rendano plurime le possibili letture dell'opera.
L'ultima annotazione riguarda i materiali linguistici che sono stati tratti:
- per A, dalla "Guida alle informazioni importanti sul prodotto" per Iphone 4s
- per B, dal capitolo 6 ("Proliferazione della serie") di "Kafka. Per una letteratura minore" di Deleuze e Guattari
- per C, dall'articolo "Don Verzè forse debordava, ma ai malati voleva dare tutto" de L'Arena del 4/1/2012

1 commento:

Anonimo ha detto...

yes.
to