(Una banalità di base)
In generale, come rovescio del lavoro, il consumo è la dissoluzione del salario in concatenazioni di desiderio indifferentemente dal loro contenuto: se, infatti, «nella sfera del lavoro non conta cosa si fa, ma che si faccia qualcosa, dal momento che il lavoro è un fine in sé, proprio perché realizza la valorizzazione del capitale: l’infinita moltiplicazione del denaro grazie al denaro stesso» (Gruppo Krisis, 1999), allora nel consumo si scorge una simile finalità autoriflessa in cui il godimento, sempre frustrato, derivante dal consumo è slegato dal contenuto del consumo stesso, ma serve a riassorbire il capitale variabile e a realizzare come necessario il vincolo che lega il lavoratore-consumatore a un salario. Non importa, quindi, cosa si consumi, purché si consumi qualcosa.
In particolare, il consumo culturale si esemplifica nel turismo come consumo culturale indifferente. Nelle società virtualmente pacificate, come quelle occidentali, la lotta di classe si manifesta per lo più come inseguimento temporale delle classi subalterne (ormai micro-borghesi) alle privilegiate, sul piano simbolico, come «dialettica del declassamento e della riclassificazione» (Pierre Bourdieu, 1979) delle pratiche culturali: si ambisce, in breve, allo stesso livello di consumo culturale delle classi agiate, ostensione del proprio smarcarsi dalla classe di provenienza. E la possibilità di viaggiare, la libertà di movimento sono tra le forme di consumo più facilmente riconoscibili e distintive. Nell'epoca della sua disponibilità di massa, il viaggio si configura così come attività socialmente obbligatoria che equipara ogni meta a qualsiasi altra (Guy Debord, 1967), che ricerca un'autenticità inseguita ma sempre negata sulla scia degli indicatori di ciò che si deve vedere (markers) (Marco D’Eramo, 2017), e che incide profondamente sull'ambiente in cui si svolge (InfoAut, 2018). Si andrà, quindi, in qualsiasi posto nello stesso modo, negli stessi abiti, con le stesse esigenze, posando indifferentemente per le foto-ricordo.
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